LA VITA È BELLA, LA VITA È VERAMENTE BELLA!
1° giornata diocesana per la vita , 9-10-11 ottobre 1998

Di Carmen Fioriti



Se a Pentecoste, a Roma, in Piazza San Pietro con il Papa i movimenti e le nuove comunità ecclesiali hanno vissuto "un evento inedito", anche nel nostro piccolo, fatte evidentemente le debite proporzioni, la nostra Diocesi forse sta vivendo a suo modo una prima: la realizzazione di una Giornata per la Vita all'insegna dell'unità fra le diverse espressioni della vita ecclesiale, Infatti l'organizzazione è nata proprio dalla collaborazione stretta fra rappresentanti di quasi tutti i movimenti, gruppi, associazione e aggregazioni ecclesiali diverse.

Il 6 aprile del 1996 Mons. Vescovo scriveva una lettera ai responsabili di tutti i movimenti ecclesiali, associazioni e organizzazioni che si impegnano nell'apostolato, nell'evangelizzazione, nella formazione e nelle opere di carità della nostra Diocesi per riflettere sul messaggio del Santo Padre e verificare la possibilità di realizzare anche nella nostra Diocesi una "Giornata per la Vita". Ci siamo trovati tutti in Curia, per discuterne, il 2 maggio 1996. La proposta di Mons. Torti è stata subito accolta con gioia ed entusiasmo, e dopo aver fissato i punti fondamentali: "Chi è il soggetto della manifestazione, chi è il destinatario, quali i contenuti della giornata, quali le modalità della manifestazione, quali i tempi di realizzazione", è stato formato un gruppo "ristretto" di lavoro, composto da rappresentanti di alcuni movimenti e associazioni della nostra Diocesi, che avrebbe dovuto approfondire i punti emersi nel primo incontro assembleare e impostare tutta la manifestazione. In questi due anni di strada ne è stata fatta molta, ritrovandoci più o meno una volta al mese all'inizio, per vagliare le varie idee e le numerose proposte, ed in seguito sempre più di frequente per capire come organizzare i vari momenti e per affinare le varie idee che man mano erano state messe sul tavolo. Il 22 giugno scorso, in un momento assembleare, il gruppo di lavoro si è incontrato con Mons. Vescovo e con i responsabili di tutti gli altri movimenti, associazioni e organizzazioni per fare il punto della situazione e illustrare a grandi linee il programma della 1 ° Giornata Diocesana per la Vita della Diocesi di Lugano che si terrà venerdì 9, sabato 10 e domenica 11 ottobre 1998. Per questa giornata, che vuole essere un'occasione di festa e di riflessione e che è stata pensata proprio per suscitare nella società civile, nella Chiesa, nelle famiglie e nelle coscienze il riconoscimento del senso del valore della vita umana in ogni suo aspetto, si è previsto un programma molto ricco e variato; sono previste numerose iniziative, decentralizzate in diverse località del Cantone e che avranno il momento centrale a Sant'Antonino la domenica 11 ottobre 1998. La serata di inizio, venerdì 9 ottobre, si terrà a in Piazza San Rocco a Lugano e consisterà in un momento musicale molto vivace; la serata, dedicata soprattutto ai giovani, vedrà, oltre a momenti di animazione, l'esibizione di diversi gruppi musicali. Sabato 10 ottobre si prosegue sempre a Lugano, all'Università della Svizzera Italiana, con un simposio scientifico, organizzato in collaborazione con la Facoltà di Teologia di Lugano, dedicato al tema "I fondamenti di natura teologica, filosofica, biologica, giuridica ed etica dell'impegno a favore della vita umana individuale". Alla giornata di studio saranno presenti oltre a Mons. Vescovo Giuseppe Torti e a Padre Abelardo Lobato, rettore della Facoltà di Teologia di Lugano, Carlo Luigi Caimi, avvocato, Francesco D'Agostino, docente di filosofia, William Eijk, docente di bioetica e Mons. Alfonso Lopez Trujillo, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia. Inoltre in Piazza Dante, per tutta la giornata, i movimenti e le organizzazioni allestiranno cinque gazebo in cui verranno illustrate le varie attività svolte in favore della vita umana; nella piazza saranno inoltre organizzati giochi e animazione. Sempre sabato, a Locarno, sarà organizzata durante il giorno una caccia la tesoro, mentre la sera, nella chiesa della Sacra Famiglia, ci sarà una veglia di preghiera in preparazione alla domenica. Anche a Bellinzona è previsto un momento di festa: un bivacco scout. La giornata conclusiva di domenica 11 ottobre si terrà nella Sala multiuso di Sant'Antonino; sono previste testimonianze e incontri con persone e famiglie coinvolte in azioni particolari a favore della vita umana, giochi, spettacoli e momenti animazione per tutte le età, il pranzo in comune e la Santa Messa, presieduta da Mons. Vescovo Giuseppe Torti, che chiuderà la 1° Giornata diocesana per la Vita. Per il programma dettagliato delle singole manifestazioni, ci sarà modo di riparlarne nella prossima rivista.


DALL'EVANGELIUM VITAE

Nell'enciclica Evangelium Vitae, al punto 85 Papa Giovanni Paolo II così si esprime: "Nella celebrazione del Vangelo della vita occorre saper apprezzare e valorizzare anche i gesti e i simboli di cui sono ricche le diverse tradizioni e consuetudini culturali e popolari. Sono momenti e forme di incontro con cui, nei diversi Paesi e culture, si manifestano la gioia per una vita che nasce, il rispetto e la difesa di ogni esistenza umana, la cura per chi soffre o è nel bisogno, la vicinanza all'anziano o al morente, la condivisione del dolore di chi è nel lutto, la speranza e il desiderio dell'immortalità. In questa prospettiva, accogliendo anche il suggerimento offerto dai Cardinali del Concistoro del 1991, propongo che si celebri ogni anno nelle varie Nazioni una Giornata per la Vita, quale già si attua a iniziativa di alcune Conferenze Episcopertine/copali. È necessario che tale Giornata venga preparata e celebrata con l'attiva partecipazione di tutte le componenti della Chiesa locale. Suo scopertine/copo fondamentale è quello di suscitare, nelle coscienze, nelle famiglie, nella Chiesa e nella società civile, il riconoscimento del senso del valore della vita umana in ogni suo momento e condizione, ponendo particolarmente al centro dell'attenzione la gravità dell'aborto e dell'eutanasia, senza tuttavia trascurare gli altri momenti e aspetti della vita, che meritano di essere presi di volta in volta in attenta considerazione, secondo quanto suggerito dall'evolversi della situazione storica".